Non ci è piaciuta l'idea degli amministratori comunali novaresi di Fratelli d'Italia di trasformare il terzo anniversario
dell’attentato terroristico al Museo del Bardo di Tunisi avvenuto il 18 marzo
2015 in una sorta di cerimonia a metà tra la commemorazione e la propaganda di una visione del mondo nella quale non ci riconosciamo .
Mentre ribadiamo la nostra vicinanza al cordoglio delle famiglie delle vittime a partire dal novarese Francesco Caldara, pensiamo che non si debba dimenticare come il terrorismo e l'integralismo di ogni natura affondino le loro radici in una cultura dell'intolleranza e della sopraffazione.
La lotta al terrorismo non può essere portata
avanti solo per via militare o, peggio, con la rivendicazione di presunte gerarchie culturali che non esistono. La lotta al terrorismo non può essere lasciata alle armi ma è anche e soprattutto promozione di riforme e sviluppo, incontro tra culture, reciproca conoscenza di
civiltà, creazione di un sentire comune di pace e stabilizzazione
di relazioni economiche e sociali. Con questo spirito ricordiamo le vittime dell'attentato di Tunisi.